Giunta alla terza edizione, Milano Wine Week, in programma dal 3 all’11 ottobre, si potenzia e si trasforma, in linea con i tempi e con l’obiettivo di offrire uno strumento forte e innovativo, che coinvolga e connetta tutti gli attori internazionale della filiera del vino. Oltre alla conferma dei “Wine District”, animati da alcuni Consorzi di Tutela in diversi quartieri della città, nasce così la prima “Digital Wine Fair”, la piattaforma digitale che permette l’incontro tra Consorzi e aziende con operatori e buyers selezionati da diverse località del mondo, offrendo opportunità di dialogo, promozione e networking uniche, sia fisiche, sia digitali.
Queste ed altre novità, che compongono il variegato programma “in progress” della kermesse, sono state illustrate nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento ospitata ieri a Milano, a cui ha preso parte Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di FEDERDOC. Nel suo intervento, Ricci Curbastro ha sottolineato preliminarmente come occorra imparare a cambiare in un mondo in cui tutto è cambiato così rapidamente, e che la capacità di saper cogliere tale cambiamento rappresenta una grande sfida anche per il mondo dei Consorzi di Tutela.
Nell’anno segnato dal Covid, ha ricordato il Presidente, il non poter viaggiare per promuovere il vino italiano nel mondo ha determinato un serio handicap per i produttori, vista la mancanza di contatto e dialogo diretto con operatori del trade e consumatori. Tale impedimento ha pertanto comportato la necessità di sperimentare nuove strade e a MWW va attribuito il merito di aver sviluppato un format innovativo, che consente comunque a Consorzi ed aziende di raggiungere in tempo reale operatori selezionati localizzati in alcune delle principali piazze del vino mondiale (7 città in Usa, Canada, Cina e Russia).
Un esperimento da cui certamente si trarranno utili insegnamenti e che, secondo Ricci Curbastro, avrà effetti duraturi nel tempo, soprattutto per la possibilità di creare connessioni e sviluppare contatti con località, raggiungibili con minore facilità, solitamente lontane dalle consuete rotte dei tour promozionali del vino italiano in giro per il mondo.