Il presidente della Confederazione nazionale dei Consorzi: “L’incertezza conduce gli importatori americani a frenare gli ordini”

“La minaccia dei dazi Usa sta in queste ultime ore mettendo in crisi il mercato italiano del vino: l’incertezza conduce gli importatori americani a frenare gli ordini per non trovarsi sobbarcati da elevati costi dovuti al dazio anche sui prodotti in transito. Sappiamo quanto sia importante il mercato statunitense per il nostro Paese e l’ingente perdita economica cui andremmo incontro nel caso in cui l’applicazione del dazio diventasse effettiva”. Così Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente di Federdoc (Confederazione nazionale dei Consorzi volontari per la Tutela delle Denominazioni dei vini italiani), interviene nel dibattito sui dazi, in un’intervista a Adnkronos/Labitalia, a pochi giorni dall’apertura del Vinitaly.

“Abbiamo chiesto al governo italiano di mantenere una posizione ferma a Bruxelles affinché le relazioni diplomatiche siano svolte tenendo presente la strategicità del settore vitivinicolo non solo per il nostro Paese ma per l’intera Europa, rappresentando un volano economico fondamentale e fonte di crescita di tantissime comunità rurali”, sottolinea. “Confidiamo ora nella politica, che porti un risultato con il quale dare un futuro al nostro settore, alle imprese e agli operatori che direttamente e indirettamente lavorano per esso”, auspica.Il presidente di Federdoc torna, poi, sulla questione dell’etichettatura del vino e degli alert salutistici: “Gli obiettivi europei di tutela della salute umana, attraverso la progressiva riduzione del consumo di alcol, seppur assolutamente condivisi, dovrebbero essere raggiunti mediante strategie diverse. Stiamo assistendo unicamente a iniziative in grado solo di diffondere tra i consumatori informazioni fuorvianti sul vino, prodotto stigmatizzato e qualificato dannoso ‘tout court’. Dobbiamo intervenire differentemente con campagne di educazione e informazione che siano in grado di modificare le abitudini di consumo dei cittadini europei e del mondo”.

FONTE: adnkronos

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