Con i mercati del vino che si allargano, e toccano sempre più spesso Paesi in cui il sistema delle denominazioni di stampo europeo non è ancora così compreso, accettato e tutelato, per un produttore che sull’origine dei vini basa gran parte del suo successo, come l’Italia, è sempre più importante fare rete con altri importanti Paesi produttori per avere più voce in capitolo in questo senso. E va proprio in questa direzione l’ingresso di Federdoc, la federazione dei consorzi di tutela del vino italiano, in oriGIn, la coalizione mondiale delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche. oriGIn, che conta tra i suoi soci 600 associazioni da 50 Paesi, è un attore di primo livello sulla scena internazionale nel campo della tutela e della promozione delle indicazioni geografiche. Una scelta che, spiega una nota, “avviene in una fase cruciale per il settore, sia a livello europeo che internazionale. Da un lato, infatti, l’Unione Europea è impegnata nel negoziato di accordi bilaterali con mercati strategici per i vini italiani a denominazione, come il Mercosur, l’Australia e la Nuova Zelanda, e nella riforma della Politica Agricola Comune. Dall’altro, a livello mondiale, numerose sfide attendono le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche, come il dibattito sullo sviluppo sostenibile, i rischi concreti di un ritorno di politiche protezionistiche e la protezione su Internet.
“Federdoc continua nel suo impegno internazionale a difesa delle denominazioni d’origine italiane – ha commentato Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di Federdoc – e dopo aver fondato EFOW, European Federation of Origin Wines, con la quale continua la stretta e preziosa collaborazione, allarga ora il proprio orizzonte con l’ambizione di portare la propria esperienza su consorzi dei produttori, i sistemi di certificazione e la sostenibilità a confronto con le esperienze mondiali in continua crescita. Anche in quest’ambito crediamo che Federdoc possa essere un fattore di crescita”.
“Siamo entusiasti di questa nuova adesione – ha aggiunto il Presidente di oriGIn, Claude Vermot-Desroches – la presenza di un’associazione prestigiosa come Federdoc rafforza la voce di oriGIn presso le istituzioni regionali e internazionali come l’Ue, l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (Ompi) e l’Icann, le cui decisioni hanno un impatto importante sul futuro delle indicazioni geografiche. Arricchisce, inoltre, il dibattito e lo scambio di esperienze all’interno della nostra rete mondiale”.
“Il tema della sostenibilità, declinata nelle componenti economica, sociale e ambientale e dei relativi adeguamenti che questa impone a tutti gli attori economici, rappresenta una sfida cruciale per i prossimi decenni. L’esperienza di Federdoc – ha concluso il Direttore di oriGIn, Massimo Vittori – in questo settore è sicuramente uno stimolo per oriGIn a continuare il percorso intrapreso in questo campo, volto a sensibilizzare gli operatori del settore delle indicazioni geografiche sull’urgenza di non farsi trovare impreparati rispetto alle sfide della sostenibilità”.
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