Stamane, il Presidente di FEDERDOC, Riccardo Ricci Curbastro, è stato invitato a partecipare, su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, insieme ai rappresentanti delle principali organizzazioni agricole, all’evento “Progettiamo il rilancio” – Stati generali dell’economia, nella suggestiva sede di Villa Pamphilj a Roma.
Nel suo intervento, il Presidente ha ricordato come le DO siano un patrimonio culturale del Paese e uno straordinario strumento di coesione sociale, con ricadute benefiche su territori a vocazione viticola che in molti casi non offrirebbero alternative colturali. Il legame indissolubile dei prodotti a DO con il territorio di origine richiede inoltre la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità. Sebbene riscontri qualche lentezza rispetto all’operatività degli interventi predisposti (aiuti economici), Ricci Curbastro valuta positivamente le misure adottate dal Governo a sostegno del settore vitivinicolo, sottolineando anche l’adozione di strumenti innovativi (riduzione rese e pegno rotativo) che possono auspicabilmente aiutare le aziende ad affrontare e superare una fase delicata come quella attuale.
E’ importante, tuttavia, che i Consorzi vengano maggiormente coinvolti nella pianificazione e gestione delle misure di promozione che dovrebbero consentire una ripartenza del sistema Italia, a partire dal Patto per l’Export, alla messa a punto del quale gioverebbe sicuramente l’esperienza delle organizzazioni consortili.
Il Presidente chiede altresì un impegno del Governo nel richiedere ed ottenere dall’Unione europea maggiore elasticità e flessibilità sull’impiego dei fondi OCM Promozione. Sul fronte della tutela internazionale, occorre poi proseguire con la strada degli accordi bilaterali per tendere ad una piena tutela delle DO, ma allo stesso modo è fondamentale assicurare fondi adeguati per tale attività ai Consorzi, che si trovano costretti a distogliere risorse alla promozione. Sempre in materia di tutela, gli Stati dovrebbero poter contare maggiormente nella gestione del Web, laddove la stessa è affidata ad una società di diritto privato (ICANN); solo in questo modo sarebbe possibile salvaguardare realmente il patrimonio delle DO sulla Rete.
Internet offre senz’altro importanti opportunità ma occorrerebbe anche rimuovere quei vincoli legali che non consentono, ad esempio, ad una cantina italiana di poter vendere vino direttamente ad un consumatore in un qualsiasi Paese europeo; da questo punto di vista, Bruxelles dovrebbe liberalizzarne il commercio perlomeno sul mercato interno. Capitolo sostenibilità: la ricerca deve proseguire con la sperimentazione riguardante il miglioramento genetico delle piante (cisgenesi e genome editing), con l’obiettivo di addivenire anche ad una viticoltura più sostenibile; è altresì fondamentale che l’Italia si doti con urgenza di uno standard unico per la sostenibilità, che diviene sempre più un elemento fondamentale per le aziende in termini di vantaggio competitivo sui mercati.
Il Presidente è tornato a proporre una riduzione sull’Iva su prodotti a DO e ristorazione e ha richiamato l’importanza di assicurare urgentemente liquidità alle aziende del comparto vitivinicolo che a fine settembre potrebbero ritrovarsi con elevate esposizioni debitorie. Infine, un riferimento alle quattro parole individuate da Treccani come quelle tra le più ricercate sul web ai tempi del Covid-19, che simboleggiano lo spirito della ripartenza: Creatività, Innovazione, Tutela, Comunità, fanno già parte del patrimonio genetico dei Consorzi, rappresentandone la vera essenza.